Estrogeni: ruolo, eccesso e deficienza

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Estrogeni ruolo, eccesso e deficienzaQuando ci riferiamo ai caratteri sessuali principali (organi genitali) e secondari (peso medio, statura, timbro di voce, corporatura, peli etc.) possiamo osservare quella che è l’azione di due tipi di ormoni differenti, presenti entrambi tanto negli uomini quanto nelle donne, anche se in concentrazioni diverse: gli androgeni e gli estrogeni. In tutti e due i casi stiamo parlando di ormoni steroidei fondamentali per il corpo, non solo per quanto riguarda la caratterizzazione sessuale. Scendiamo più nello specifico di quelli femminili, i famosi estrogeni e vediamo non solo qual è il loro ruolo, ma anche cosa accade quando la loro produzione è eccessiva o, al contrario, troppo scarsa.

Gli estrogeni e il corpo

Forse non tutti sanno che la produzione di estrogeni, che avviene sotto lo stimolo diretto di un ormone dell’ipofisi (ghiandola che si trova vicino al cervello, anche chiamata ghiandola pituitaria) denominato LH o ormone luteinizzante, inizia tutta dalla lavorazione dei androgeni, su tutti testosterone e androstenedione. Queste sostanze poi, vengono opportunamente modificate all’interno delle ovaie durante tutta l’età fertile (estradiolo), dalla placenta nel periodo della gravidanza (estriolo) e dal tessuto adiposo quando la donna è in menopausa (estrone). In minima parte contribuiscono alla produzione di estrogeni anche il fegato e le ghiandole surrenali (è proprio grazie a queste che si registra la presenza naturale di una minima quota di questi ormoni nel corpo maschile).

Gli estrogeni e il corpo femminile

Come abbiamo visto, se gli androgeni sono responsabili dei tratti sessuali caratteristici maschili, gli estrogeni lo sono per quelli femminili. Ma quali sono nel dettaglio gli aspetti regolati da queste sostanze?  Il primo, fondamentale compito che hanno gli estrogeni è quello di controllare la sfera riproduttiva: sviluppare correttamente l’apparato genitale; regolarizzare il ciclo mestruale; permettere la fecondazione e la gravidanza. Per quanto riguarda l’aspetto esteriore, la produzione di estrogeni a partire dalla pubertà è responsabile di: statura, normalmente più bassa rispetto agli uomini; distribuzione dei peli; sviluppo del seno; timbro di voce e distribuzione del grasso (soprattutto al livello di basso addome, fianchi e cosce).

Gli estrogeni e il corpo femminileSempre gli estrogeni sono i responsabili della minore incidenza (almeno nel corso dell’età fertile) di patologie cardiovascolari, visto che contribuiscono alla sintesi dei trigliceridi e all’aumento delle lipoproteine ad elevata densità (anche conosciute come HDL o colesterolo buono). In più, contribuendo alla buona conservazione delle ossa, svolgono anche un’azione protettiva contro patologie tipo l’osteoporosi.

Oltre questi importanti aspetti, gli estrogeni favoriscono anche una migliore riuscita negli sport di resistenza stimolando l’utilizzo del grasso muscolare (fonte di maggiore energia) piuttosto che il glucosio. Per concludere, la loro azione è anche cerebrale perché stimolano l’attenzione e la memoria. Il detto popolare “Il troppo stroppia” è una regola valida anche in questo caso. Una eccessiva presenza di ormoni estrogeni è tra le principali cause di tutta una serie di disturbi più o meno gravi (dall’accumulo di grasso localizzato allo sviluppo di forme tumorali) che colpiscono le donne durante i loro anni fertili. Al contrario, nel momento in cui dovesse registrarsi una carenza di queste sostanze (comunque fisiologica nel momento della menopausa), la donna non solo va incontro a problematiche di natura fisica e psicologica (vampate di calore, abbassamento della libido, irritabilità e sbalzi d’umore), ma viene anche esposta a tutte quelle patologie da cui proprio gli estrogeni l’avevano protetta: problemi alle ossa o alle articolazioni (artrosi, artriti, osteoporosi etc.) e al sistema cardiocircolatorio (tanto che gli infarti sono la principale causa di morte tra le donne in menopausa, molto più che tutte le neoplasie).

Gli estrogeni e il corpo maschile

Nella vita di un uomo la produzione degli estrogeni, se pure a livelli minimi rispetto a quella femminile (ma comunque da non sottovalutare), è controbilanciata da una elevata presenza di testosterone. Ma più ci avviciniamo verso la terza età, più la produzione di questo ormone cala, più la presenza degli estrogeni aumenta. Purtroppo però la loro azione sul fisico maschile non è così positiva come nel caso del corpo femminile: un uomo con livelli troppo alti di estrogeni potrebbe sviluppare una forma di ginecomastia (quindi avrebbe il seno come nelle donne), ma anche avere problemi sessuali (infertilità e malattie alla prostata), aumento di peso, per non parlare poi di tutte le complicanze cardiovascolari (infarti e ictus).

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