Test sul livello del testosterone: normale, deficienza o eccesso

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Test sul livello del testosterone normale, deficienza o eccesso

Il testosterone è l’ormone che regola la caratterizzazione degli attributi sessuali secondari (altezza, costituzione, timbro di voce, peli, atteggiamenti ecc.) ed è presente sia negli uomini, in concentrazione maggiore, ma anche nelle donne. Uno squilibrio di questo ormone, sia in senso di carenza che in eccesso, può essere normale in alcuni momenti della vita e della giornata (anche a seconda del sesso della persona), ma può anche portare allo sviluppo di sintomi e patologie importanti. Per questo motivo in alcuni casi è necessario fare un test per misurare la produzione di testosterone.

Test ormonale sui livelli di testosterone

Per misurare livelli anomali di questo ormone nel sangue è necessario fare semplicemente un prelievo a digiuno (l’ingerimento di cibo scatena la produzione di insulina, che falserà irrimediabilmente i risultati del test), senza ulteriore preparazione da parte del paziente. Normalmente questo esame del sangue viene prescritto in presenza di alcuni sintomi specifici: per gli uomini tendenzialmente quando si è in presenza di disfunzione erettile, infertilità o pubertà anomala; per le donne se si sospetta virilizzazione (sviluppo di caratteri sessuali secondari tipicamente maschili), mestruazioni anomale, sindrome dell’ovaio policistico o infertilità.

Test ormonale sui livelli di testosteroneOltre all’ingerimento di cibo, esistono degli altri fattori che, indipendentemente da eventuali disfunzioni nella produzione di testosterone, possono alterarne la concentrazione ematica. Stiamo parlando dell’attività fisica, specialmente in caso di allenamenti molto importanti (sia dal punto di vista della frequenza che dell’intensità), ma anche dell’assunzione di particolari classi di farmaci (su tutti i barbiturici o gli anticonvulsivanti) che vanno sospesi 72 ore prima del test. Anche un’assunzione esagerata di bevande ad alto contenuto alcolico, specie se in concomitanza di problemi al fegato, possono causare un abbassamento anomalo dei livelli di testosterone, indipendentemente dalla presenza di altre patologie.

Ipergonadismo: testosterone alto

Qualora dall’esame del sangue si riscontri una eccessiva concentrazione di testosterone, allora siamo in presenza di una condizione definita ipergonadismo. Ovviamente le cause possono essere diverse, tra cui: ipergonadismo primario, dove si riscontra una produzione superiore alla norma di ormone da parte delle ghiandole competenti; neoplasie, specialmente all’ipofisi, all’ipotalamo, alle ghiandole sessuali o a quelle surrenali; eccessivo uso di steroidi anabolizzanti.

Ipergonadismo testosterone altoQuali sono i sintomi più comuni di una concentrazione superiore alla norma di testosterone? Considerando il fatto che questo ormone è presente soprattutto negli uomini, ma anche nelle donne, i sintomi possono variare in base al sesso della persona.

Nello specifico, gli uomini possono incorrere in un aumento eccessivo della massa muscolare, con alterazioni e disfunzioni al livello di reni, tiroide e fegato. Ma una concentrazione elevata di testosterone può portare anche a problemi di natura cardiovascolare, o anche allo sviluppo di ipercolesterolemia (elevati livelli di colesterolo nel sangue).

Dal punto di vista femminile, invece, i sintomi più frequenti sono legati ad una tendente mascolinizzazione della persona, con sviluppo per esempio di irsutismo, abbassamento del tono di voce e sviluppo muscolare anomalo. Essendo frutto di un delicato equilibrio ormonale, le mestruazioni possono diventare irregolari, fino a saltare totalmente, causando anche infertilità.

Ipogonadismo: testosterone basso

Bassi livelli di testosterone possono essere fisiologici, specie in base al sesso e all’età della persona. Se le donne hanno normalmente livelli inferiori di questo ormone rispetto agli uomini, è vero che in questi ultimi è solito assistere ad una riduzione del livello di testosterone a partire dai 40 anni di età (processo aggravato da obesità, dall’assunzione di particolari categorie di farmaci e da alcune patologie croniche).

Tra le cause più frequenti di ipogonadismo possiamo dunque annoverare neoplasie (specialmente a carico del cervello), sovrappeso, alcolismo, patologie dell’ipotalamo o dell’ipofisi, tubercolosi, pubertà tardiva e nelle donne anche insufficienza ovarica o menopausa.

I sintomi più comuni associati a questa condizione riguardano prevalentemente la sfera sessuale, con problemi di fertilità, di disfunzione erettile e riduzione del desiderio sessuale. Oltre questi, si possono riscontrare insonnia, sudorazione eccessiva, osteoporosi, caduta eccessiva dei capelli e aumento del grasso corporeo a discapito della massa magra.

Come abbiamo potuto vedere, attraverso un semplice prelievo ematico prescritto da un medico specialistico (tendenzialmente l’endocrinologo) è possibile scoprire se esistono anomalie nella produzione del testosterone. Sarà sempre lo specialista, una volta ottenuti i risultati, a dare un eventuale piano terapeutico specifico.

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