Caduta dei capelli: cause. Quali malattie causano la calvizie?

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Caduta dei capelli cause. Quali malattie causano la calvizie

Ogni giorno un essere umano perde in media un numero variabile tra i 50 e i 100 capelli. In determinati periodi dell’anno questa soglia aumenta naturalmente, come durante il cambio di stagione, ma se la perdita eccessiva di capelli perdura nel tempo, allora è possibile che questa sia solo un sintomo di qualche indisposizione (se non proprio patologia) del corpo. Vediamo allora di capire in questo contesto che cosa causa la calvizie e quando è il caso di preoccuparci.

La caduta dei capelli: un fenomeno, entro certi limiti, del tutto naturale

Abbiamo accennato al fatto che in media una persona in salute perde ogni giorno tra i 50 e i 100 capelli al giorno. Ma perché avviene questo? Ebbene, contrariamente agli animali che mutano i peli dei loro manti tendenzialmente due volte l’anno, l’uomo ha scelto un’altra “tecnica”: il ricambio dei peli e dei capelli avviene a poco a poco durante l’anno, aumentando un po’ il ritmo durante il passaggio dalla stagione calda a quella fredda e viceversa.

Di conseguenza, se avessimo la possibilità di osservare l’attività dei bulbi piliferi potremo osservare che alcuni si stanno occupando di far nascere e allungare i nuovi peli/capelli (accademicamente parlando la chiameremo fase anagen). In altri la crescita del pelo, ancora ben saldo dentro il bulbo pilifero si è ormai arrestata (fase catagen), mentre in altri ancora il pelo piano piano viene espulso dalla pelle, facendo finalmente riposare il follicolo (fase telogen). Quando il bulbo è pronto l’intero ciclo può ricominciare con una nuova fase anagen.

Calvizie: cos’è?

Nel corso del tempo si potrebbe osservare un aumento del numero dei capelli caduti e un rallentamento (quando non proprio una interruzione) della ricrescita. Come conseguenza di ciò potrebbero risultare visibili aree più o meno grandi di cuoio capelluto. La calvizie, ovvero la progressiva perdita dei capelli, è una condizione che colpisce indifferentemente uomini, donne e bambini e si può presentare in forme diverse.

Calvizie cos’èLa calvizie comune, o alopecia androgenetica, è quella che inizia sulla fronte (la cosiddetta stempiatura) tipicamente in età adulta, per proseguire lungo la parte superiore del cranio. L’alopecia areata, fenomeno in molti casi temporaneo, si manifesta con aree di cuoio capelluto sprovviste di capelli. Un altro genere di calvizie, comune soprattutto nelle donne, è quella da trazione, causata dai trattamenti di bellezza (stirature e acconciature varie) particolarmente stressanti per i capelli e prolungati nel tempo, tanto da compromettere la crescita dei nuovi capelli.

Calvizie: cause scatenanti

Purtroppo non esiste un solo motivo alla base dello sviluppo della calvizie: può essere un discorso di familiarità genetica, oppure uno squilibrio ormonale, ma anche un sintomo di alcune malattie, o ancora un semplice effetto collaterale causato dall’assunzione di particolari categorie di farmaci.

Molto comuni sono le infiammazioni a carico del cuoio capelluto che, se non trattate, possono portare alla calvizie. Nello specifico si può citare la follicolite (causata da batteri, funghi o virus) che può arrivare a compromettere definitivamente il normale ciclo di vita del follicolo. Un altro esempio può essere la tigna, infezione fungina che si annida in quei luoghi dove si produce maggiormente cheratina (quindi nei capelli e nei follicoli). Da citare sono anche malfunzionamenti della tiroide, patologie come la psoriasi o il lupus, oppure dermatosi come il lichen planus.

Calvizie cause scatenantiAlcune patologie poi non sono direttamente collegate con la perdita dei capelli, ma i farmaci per trattarle possono incidere sul delicato equilibrio alla base della nascita dei capelli. È questo il caso delle neoplasie e dei ben noti trattamenti chemioterapici. Possono dare lo stesso effetto anche alcuni farmaci per la cura di artriti, della depressione e di patologie cardiovascolari.

Come spesso accade anche in altri ambiti della medicina, purtroppo scelte sbagliate nello stile di vita possono provocare più danno che beneficio. Parlando di calvizie, ci riferiamo all’alimentazione (sia se ci nutriamo in maniera sregolata, sia se seguiamo regimi alimentari troppo rigidi) e all’uso di trattamenti meccanici, chimici o termici eccessivamente aggressivi per un periodo di tempo troppo prolungato.

Un capello sano è, purtroppo per noi, il frutto di un delicato equilibrio ormonale e alimentare. Proprio per questo motivo è bene non sottovalutare i segnali di allarme che la nostra chioma ci può inviare (secchezza, fragilità, diradamento) e, se notiamo che qualcosa non va, è bene superare l’imbarazzo e rivolgersi quanto prima al medico specialista di riferimento: il tricologo.

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