Effetti negativi del sesso online

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Effetti negativi del sesso onlineAnche se ci riteniamo una società aperta per quanto riguarda la vita intima di ogni individuo, soprattutto dopo gli anni della rivoluzione sessuale (anni Sessanta e Settanta del Novecento), in realtà non siamo ancora giunti a una piena maturazione sociale del rapporto tra sesso e vita privata. È vero che negli ultimi cinquant’anni molti dogmi con cui le generazioni dei nostri genitori e nonni sono cresciuti non esistono più, ma la conseguenza è che ci ritroviamo storicamente in una specie di adolescenza sessuale: tutto è nuovo, tutto è bello, tutto è da provare anche se potrebbero esserci conseguenze, spesso anche serie. In più, complice anche la sovraesposizione sessuale derivata dalle infinite possibilità tecnologiche, non si sa più che pesci prendere.

Proprio il connubio tra sessualità e tecnologia è un dibattito che tiene seriamente impegnati psicologi, sessuologi e semplici appassionati da decenni. Fa bene? Fa male? Qual è il limite tra questi due aspetti? Esistono delle categorie di persone che potremmo definire più a rischio? Ebbene, cerchiamo di capire insieme quali sono le implicazioni del sesso virtuale in rete per un approccio corretto e quanto più positivo.

Sesso online: fa bene o fa male? Posizioni a confronto

Che la pornografia sia un qualcosa che ha avuto il merito di sdogmatizzare molte pratiche legate alla vita sessuale è poco ma sicuro. Che aggiunga un certo sapore alla vita di coppia anche. Che, soprattutto quella online, rischi di essere un’arma a doppio taglio pure. Ma allora il sesso virtuale fa bene o male? Esistono prove a favore di una o dell’altra posizione?

Sesso online fa bene o fa male Posizioni a confronto

Per riassumere in poche righe decenni di studi clinici, la pornografia è un po’ come l’alcol: in quantità moderate fa bene, se si eccede, specie per periodi di tempo prolungati, è davvero negativa. Tutto si basa su due posizioni diverse:

  1. la pornografia (compresa la sua versione tecnologica) è positiva perché è capace di eccitare le persone con la visione di immagini sessuali ed erotiche, stimolando dunque l’intelligenza sessuale della coppia;
  2. la pornografia (compresa la sua versione tecnologica) è negativa perché può scatenare dipendenza al pari delle droghe, può stimolare comportamenti sessuali non corretti e può danneggiare il cervello.

Nel corso degli anni, dunque, sono stati condotti numerosi studi che hanno evidenziato quanto entrambe le posizioni siano ugualmente vere. In molti casi gli utilizzatori occasionali hanno avuto migliorie nella loro vita sessuale grazie proprio alla visione di materiale pornografico. Se però la pornografia da semplice strumento diventa unico mezzo di relazione con il mondo della sessualità, si possono verificare veri e propri casi di dipendenza (come nel caso dell’utilizzo di droghe pesanti) e comportamenti sessuali non corretti, specie nei rapporti con partner reali.

A parte il fatto che l’autoerotismo faccia diventare ciechi, altri due sono i miti studiati dalla comunità scientifica: l’aumento di crimini sessuali negli utenti di pornografia online e gli effetti di questa sul cervello. Nel primo caso si è visto che non esiste una vera relazione tra delitti sessuali e pornografia e che, anzi, nel corso degli anni si è abbassata la frequenza di alcuni tipi di reati. Un po’ più complicata da spiegare diventa la relazione tra il corpo e la pornografia: si è notato che alcuni consumatori assidui di pornografia presentavano una riduzione del corpo striato del cervello, caratteristica assente negli altri soggetti. Capire se la pornografia sia una causa o una conseguenza è ancora da stabilire.

Sesso online: chi è a rischio?

Sesso online chi è a rischioLa pornografia è finzione. Di conseguenza, se negli adulti è più difficile che si sviluppino usi negativi del materiale sessuale fruibile liberamente su internet, la fascia di pubblico più a rischio è senza dubbio quella dei giovani: incapaci di distinguere tra realtà e finzione, lasciati troppo spesso soli davanti ad internet, senza una guida efficace (più che uno stretto  controllo) da parte dei genitori e delle strutture scolastiche.

Ecco allora che proprio nella fascia giovanile degli utenti di internet e del sesso online si possono riscontrare proprio quegli effetti negativi tanto temuti dai detrattori della pornografia: incapacità di relazionarsi bene con partner reali; rischio di esperienze negative; sviluppo di dipendenza e di conoscenze distorte dell’atto sessuale.

Il sesso online dunque non è mai totalmente positivo o totalmente negativo, ma dipende da come ci si approccia a esso: finché rimane uno strumento per esplorare le mille strade del piacere carnale è benvenuto; se si sostituisce ai rapporti reali (più o meno occasionali) vuol dire che c’è un problema e che quindi è il momento di chiedere aiuto a personale medico specializzato, soprattutto psicologi e sessuologi.

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