Osteoporosi: quali sono le cause, i sintomi e i trattamenti?

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Osteoporosi quali sono le cause, i sintomi e i trattamenti

L’osteoporosi è una malattia del sistema scheletrico causata prevalentemente dall’invecchiamento, durante la quale le ossa sono caratterizzate da due fattori principali: una carenza sempre più importante dei minerali che le compongono e un contemporaneo deterioramento della loro micro-struttura. Questa combinazione di fattori comporta un rischio molto elevato di fratture, più o meno importanti, non solo in caso di grandi eventi traumatici, ma anche in occasioni che possono sembrare a prima vista “banali”.

Ma quali sono le cause che portano a questo indebolimento generale delle ossa? Come possiamo accorgerci che soffriamo di osteoporosi? Ma soprattutto, esistono delle cure?

Osteoporosi: incidenza della patologia

I numeri legati a questa patologia sono molto importanti, soprattutto per la popolazione femminile in post menopausa: su 5 milioni di casi conclamati di osteoporosi, ben l’80% di questi appartiene a donne oltre i cinquant’anni di età. Il problema è che più si invecchia (e in questo la situazione della popolazione italiana, seconda al mondo per numero di anziani dopo il Giappone, non aiuta) più aumenta il rischio e l’incidenza di fratture. Trattandosi di ossa già indebolite dalla patologia, più si va avanti con l’età, più è difficile che si possa ottenere un completo recupero: nel caso della frattura al femore, giusto per fare un esempio, il 20% delle persone perde definitivamente la capacità di camminare e appena il 30-40% dei casi riesce a rimettersi in piedi senza ulteriori problemi.

Osteoporosi: cause e sintomi

Abbiamo visto che l’osteoporosi è una malattia che colpisce le ossa rendendole, soprattutto con l’avanzare degli anni, fragili e soggette a fratture con maggiore frequenza. Questa degenerazione del tessuto osseo può dipendere da vari fattori, soprattutto di tipo nutrizionale, metabolico e patologico. Ma perché si può sviluppare l’osteoporosi e quali sono i sintomi più comuni?

Osteoporosi cause e sintomiChe le ossa in età avanzata si indeboliscono è semplicemente un dato di fatto e non ci si può fare niente, indipendentemente dallo sviluppo dell’osteoporosi. Il nostro corpo, infatti, a mano a mano che invecchia perde la capacità di rigenerarsi da solo e questo è valido anche per il tessuto osseo: lo scheletro, infatti, che intorno ai 30 anni di età raggiunge la sua massima densità, piano piano inizia a “svuotarsi” perché non riesce più a sostituire alla stessa velocità con del nuovo tessuto quelle parti di osso che si sono usurate. Ovviamente se questa naturale perdita non viene curata, si può sviluppare l’osteoporosi.

È spesso difficile accorgersi che si soffre di questa patologia prima che sia troppo tardi (quindi prima che qualche osso riporti fratture più o meno gravi), ma nonostante tutto ci sono alcuni campanelli d’allarme che è bene tenere sotto controllo. Su tutti si possono ricordare: mal di schiena; postura incurvata; perdita di altezza e caduta di uno o più denti.

Osteoporosi: diagnosi, prevenzioni e trattamenti

Come tutte quelle malattie legate più che altro a una naturale usura del corpo, è bene agire con largo anticipo avendo cura di prevenire eventuali disturbi dell’età più avanzata. Nello specifico, è fondamentale curare lo sviluppo osseo (soprattutto tramite l’alimentazione e lo sport) sin dall’infanzia e l’adolescenza, per arrivare alla maturità avendo raggiunto la densità ideale per il sistema scheletrico. La prevenzione si può sintetizzare in cinque punti:

  • fare regolarmente attività fisica;
  • curare l’alimentazione non tralasciando la costante assunzione di calcio e vitamina D;
  • evitare alcol e droghe;
  • cercare di mantenere un peso stabile, evitando sia il sovrappeso (e l’obesità) sia la denutrizione;
  • limitare il consumo di sale, che porta a una perdita maggiore di calcio attraverso le urine.

Se si sospetta comunque una diagnosi di fragilità ossea e osteoporosi, allora è di fondamentale importanza non solo rivolgersi immediatamente al medico competente (l’ortopedico), ma soprattutto seguire le sue indicazioni terapeutiche, che purtroppo sono molto spesso ignorate. Ma come si fa una diagnosi di osteoporosi?

Osteoporosi diagnosi, prevenzioni e trattamentiCi sono esami, come la MOC (che misura la densità ossea del corpo), radiografie ed ecografie in grado di stabilire la densità dell’apparato scheletrico al livello di grandi e piccole ossa e articolazioni. In aggiunta è possibile verificare anche attraverso le analisi del sangue e delle urine i valori del calcio e delle altre sostanze prodotte quando le ossa si dissolvono.

Una volta diagnosticata l’osteoporosi, la maggior parte dei trattamenti medici verte soprattutto sul “contenimento” della patologia, grazie all’utilizzo di integratori di minerali (soprattutto calcio, magnesio e potassio) e vitamine (K e D). La correzione di atteggiamenti e modi di vivere, in supporto alla terapia farmacologica, è l’unica strada per poter evitare le spiacevoli complicanze legate a questa patologia.

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