Terapia di Hellinger, su cosa è basata?

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La psicologia tradizionale ha sempre visto, studiato ed analizzato l’individuo utilizzando il metodo scientifico, escludendo quindi tutti quei processi non direttamente dimostrabili. La persona è vista come macrosistema che interagisce con l’ambiente e i soggetti che lo circondano, rimanendone più o meno influenzato, ma fondamentalmente l’individuo, giustamente guidato, è in grado di guarire anche se non si conoscono a fondo le cause scatenanti del malessere e dei comportamenti nocivi.

Terapia di Hellinger, su cosa è basata

La corrente della psicologia sistemica, sviluppatasi a partire dagli anni ‘50 in America, vede le cose in maniera un po’ differente e articola il suo pensiero su due principi cardine: il primo è “è impossibile non comunicare”, uno degli assiomi cardine sviluppati dalla scuola di Palo Alto (California), capostipite di questa branca della psicologia; il secondo è il concetto di sistema, inteso come un insieme di parti che entrano in relazione tra loro, modificandosi per sempre grazie ai rapporti creati.

Di queste relazioni, e quindi del sistema generale, si può trovare traccia analizzando ciascuna delle singole unità, ma non ci si potrà basare esclusivamente su quelle evidenze (per definizione parziali) per capire il sistema intero che le ha modificate. Se vogliamo semplificare: la psicologia tradizionale vede lo spirito dell’individuo come entità fondamentalmente distinta dall’universo che la circonda, da cui comunque prende spunto per svilupparsi; la psicologia sistemica afferma che non è possibile capire la persona se prima non conosciamo quelle che sono le dinamiche del contesto in cui si è trovato a crescere.

Bert Hellinger

In questo scenario si inserisce l’attività di Burt Hellinger, psicologo e scrittore tedesco, nonché ex sacerdote, nato in Germania nel 1925. A lui va il grande merito, dopo anni di ricerche e studi in vari campi della fede, della spiritualità e della psicologia, di aver teorizzato in un unico metodo quanto già sviluppato dalle grandi scuole scientifiche (da Freud ad Arthur Janov, creatore della Terapia Primaria, alle teorie della Gestalt, per arrivare fino alla PNL e all’Analisi Transazionale).

Bert HellingerNello specifico le sue scoperte, riunite nella teoria delle Costellazioni Familiari, riguardano il fatto che all’interno di un sistema (familiare e non) i nostri comportamenti non sono sempre nostri: esistono infatti degli schemi ricorrenti, specie in caso di squilibri nel rapporto dare – avere, che possono essere trasmessi alle generazioni seguenti o ai nuovi membri del gruppo condizionandoli inconsciamente. Solo attraverso la rappresentazione fisica delle dinamiche del sistema è possibile per l’inconscio capire quali comportamenti bisogna mantenere, quali sono frutto di dinamiche malate all’interno del gruppo (famiglia, lavoro, amicizie etc.) e quali sono sue problematiche da migliorare.

Le Costellazioni Familiari

Le sedute si svolgono tendenzialmente in gruppo, possono durare dai venti minuti a un’ora e sono comandate da un conduttore o facilitatore. I partecipanti si dispongono in cerchio e il cliente (la persona che ha bisogno di avere risposte) una volta individuato con certezza il sistema da analizzare, sceglie nel gruppo le persone che lo andranno ad impersonare semplicemente in base al sesso.

Critiche alla disciplinaSempre al cliente spetta il compito di posizionare i personaggi in relazione l’uno con l’altro, indirizzandoli grazie al contatto fisico. Non serve assolutamente dare ad essi delle pose plastiche, come non serve parlare o dare particolari istruzioni. Una volta che il posizionamento è finito, il cliente si mette vicino al facilitatore ed insieme osserveranno in silenzio l’evolversi della rappresentazione.

I rappresentanti, venuti a contatto con il campo energetico (concetto di cui si discute molto, ma di cui non esiste alcuna prova scientifica) del cliente e quindi del sistema a cui esso fa parte, iniziano a muoversi istintivamente nello spazio della costellazione, a volte guidati dal facilitatore. Verso la fine della rappresentazione, può venire chiesto al cliente di prendere il proprio posto nel mutato ordine per sperimentare (sempre al livello inconscio) i nuovi equilibri del sistema.

Critiche alla disciplina

Questa teoria non è generalmente accettata dall’ambiente scientifico e non esiste alcuno studio che ne supporti o invalidi i protocolli. In più c’è da dire che non tutte le scuole alle quali si ispirano le Costellazioni Familiari sono considerate discipline scientifiche. I risultati ottenuti tendenzialmente si fanno rientrare tra gli effetti di autosuggezione.

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