Essere allergici al sole: la fotoallergia

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Se molte persone attendono con ansia le calde e assolate giornate primaverili ed estive, dove il sole la fa da padrone, altre osservano con terrore l’approssimarsi di questi periodi dell’anno perché sono allergiche al sole. Possibile? Purtroppo sì: in questi casi il sistema immunitario reagisce alla luce solare scatenando, nella maggior parte delle occasioni, eruzioni cutanee e prurito.

Le forme della fotoallergia

Anche se la luce solare fa molto bene al nostro organismo perché è una delle fonti principali di vitamina D, a volte può capitare che un’esposizione non necessariamente troppo prolungata possa arrecare più danno che beneficio. Ovviamente quando parliamo di fotoallergia non dobbiamo confonderci con i sintomi classici delle ustioni da eccessiva esposizione, ma parliamo di una vera e propria patologia. Nella maggior parte dei casi quattro sono le forme in cui si può sviluppare questo disturbo.

Dermatite Polimorfa Solare

Si tratta della forma più comune, che può colpire il soggetto a qualsiasi età. Tendenzialmente due sono i soggetti maggiormente colpiti: le donne e le persone con la carnagione chiara. Numerose sono le manifestazioni che può avere (polimorfa, infatti, significa proprio dalle molte forme), ma tutte sono caratterizzate da una evidente infiammazione della pelle nelle zone maggiormente esposte al sole, che provoca prurito ed eruzioni cutanee.

Essere allergici al sole: la fotoallergia

L’insorgere dei sintomi avviene generalmente dopo qualche ora dall’esposizione ai raggi solari e normalmente vanno via da soli dopo qualche giorno se si è attenti a non esporre troppo la parte colpita. Non si conoscono ancora le esatte cause scatenanti, ma è ormai noto che il disturbo non sia collegato né ad alcun farmaco né ad alcuna patologia.

Dermatite Polimorfa Solare Ereditaria

In questo caso ci troviamo davanti ad una forma più aggressiva rispetto alla precedente: i sintomi insorgono spesso sin dall’infanzia o dalla prima adolescenza e sono spesso più fastidiosi. Normalmente, però, bastano le stesse accortezze per poter tenere a bada la patologia.

Dermatite Fotoallergica

In questo caso il disturbo è causato da una vera e propria reazione chimica tra i raggi solari, la pelle e una sostanza terza. Normalmente, quando ci troviamo davanti ad un medicinale (per uso interno o esterno) o ad un prodotto di cosmesi dove viene specificato che può provocare fotosensibilità, ci si riferisce proprio al rischio che l’esposizione ai raggi solari possa scatenare un attacco di dermatite fotoallergica.

Orticaria Solare

Questa particolare forma di orticaria si sviluppa dopo pochi minuti di esposizione solare continuativa e purtroppo è molto difficile da trattare. I sintomi tipici sono il prurito e la formazione di piaghe, ma molti riportano anche mal di testa, malessere generale e problemi di pressione sanguigna.

Prevenzione, diagnosi e trattamenti

Generalmente il metodo migliore per prevenire qualsiasi forma di allergia al sole è semplicemente evitare una prolungata esposizione, soprattutto nelle ore più calde della giornata (dalle 11 alle 16 circa). In più cercate di far abituare gradualmente la vostra pelle al sole, specie se siete individui dalla carnagione chiara e quindi più delicata: in questa maniera non provocherete uno shock al derma, che reagirà in maniera più blanda. Se avete dubbi, il medico dermatologo è il professionista in grado di chiarirli (fermo restando che l’unico trattamento veramente efficace è limitare l’esposizione al sole).

All’occorrenza, per stabilire se siete fotoallergici sono a disposizione alcuni test clinici:

  • Test di fotosensibilità: si irradia una piccola superficie di tessuto con raggi UV e se ne aspetta l’eventuale reazione;
  • Photopatch Test: questo esame è consigliato nel caso in cui si sospetti una dermatite fotoallergica, perché si applica localmente la sostanza che dovrebbe essere scatenante della reazione e si verifica cosa accade.

Prevenzione, diagnosi e trattamenti

Come abbiamo visto, non esistono trattamenti effettivamente capaci di guarire da questi disturbi. In molti casi basta seguire le normali regole per evitare le tanto odiate scottature e non dovrebbero esservi problemi. Se, però, la reazione allergica non accenna a passare, allora potrebbe essere necessario utilizzare (sempre dietro prescrizione medica) degli antistaminici.

La corretta esposizione al sole

Per concludere soprattutto se siete di carnagione chiara (anche se questi principi valgono per tutti i tipi di pelle) dovete prestare particolare attenzione alle prime giornate di esposizione solare. Ecco quali sono i consigli degli esperti:

  • Mai iniziare da subito con veri e propri bagni di sole, ma è meglio far abituare la pelle poco per volta;
  • Evitare il più possibile le ore centrali della giornata, favorendo la mattina presto o la seconda metà del pomeriggio;
  • Mettere sempre la protezione solare in base a quella che è la vostra pelle.

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