Assertività: definizione. Esercizi di assertività

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Assertività definizione. Esercizi di assertività

Qual è la definizione di assertività? l’assertività è un termine che in psicologia permette di esprimere i propri pensieri le opinioni e i sentimenti, rispettando sia limiti degli altri che i propri. Assertività vuol dire anche saper dire di no senza sentirsi in colpa. Spesso si tende a pensare che assertività significa fare buon viso a cattivo gioco, ma in realtà sia la capacità di dire sì che quella di dire No fanno entrambi parte della assertività.

Assertività significa saper accettare le critiche come i complimenti, e anche la capacità di saper chiedere aiuto quando serve senza vergognarsi. Assertività è il punto d’incontro ideale tra l’aggressività e la sottomissione, è un vero e proprio equilibrio tra l’egoismo e la difesa dei propri confini.

Assertività vuol dire saper comunicare con le persone, saper esprimere in modo chiaro la propria opinione mantenendo la propria individualità. L’assertività è una competenza fondamentale nei rapporti con gli altri, e nasce dalla convinzione che chiunque ha il diritto di essere se stesso, cioè chiunque può esprimere i propri punto di vista, i propri sentimenti, e di prendere le proprie decisioni. In teoria Sembra facile in realtà invece è molto difficile sviluppare l’assertività.

Come sviluppare l’assertività

Uno degli ostacoli principali nello sviluppo dell’assertività sta nel fatto che la maggior parte di noi, spesso, si sente in imbarazzo quando riceve dei complimenti. Tutto ciò dipende spesso dal valore che diamo a noi stessi, perché meno valore diamo a noi stessi più è difficile credere che i complimenti ricevuti siano sinceri.

L’assertività permette di ricevere complimenti senza dubitarne. Saper ricevere è fondamentale, perché fa capire agli altri che li apprezziamo e che sono importanti per noi. Lo psicologo americano Herbert Fensterheim è il co-creatore della teoria della relatività e ne ha delineato i punti principali. Vi sono varie fasi per sviluppare l’assertività.

Gli stadi dell’assertività

Quando ci si trova davanti un comportamento che non ci piace, o abbiamo la sensazione che siano stati superati i nostri limiti, esistono vari modi per controbattere e per reagire. Si tratta di vari stadi. Se non ci piace un comportamento, se ci crea rabbia, la prima cosa da fare è comunicarlo, fornendo quindi le informazioni alla persona, indicando che questo comportamento non ci è piaciuto. Spesso questa fase è sufficiente per chiarire.

Il secondo stadio riguarda l’espressione dei sentimenti. Se aver fornito le informazioni sul comportamento sbagliato non è sufficiente, bisogna ribadire l’informazione ma con un tono di voce più fermo e indicando anche come ci sentiamo riguardo a questo comportamento. Il terzo stadio riguarda l’avvertimento sulle conseguenze che ci possono essere se la persona che abbiamo davanti continua con il comportamento.

Gli stadi dell’assertivitàL’importante è essere coerenti, cioè se si fa una minaccia, ad esempio, bisogna portarla a termine e applicarla. Il quarto stadio, è dell’applicazione di questa minaccia. Come si sviluppa l’assertività? Per essere assertivi bisogna avere la certezza che ciò che diciamo è importante così come anche ciò che sentiamo. Assertività vuol dire la capacità di rifiutare le false credenze che abbiamo su noi stessi e credere nelle nostre capacità. Assertività vuol dire conoscere il proprio territorio e farlo rispettare, lo stesso tempo rispettando quello degli altri. Essere assertivi permettere di avere autostima, fiducia e forza in se stessi. Ecco i vari punti da prendere in considerazione. un punto molto fondamentale da sviluppare è la critica costruttiva. Cioè bisogna chiedersi quale l’atteggiamento che abbiamo di fronte alle critiche.

Vi sono critiche, ad esempio che si riferiscono a un nostro comportamento ma non riguarda il nostro carattere, e sono pronunciate in modo educato. Se si è d’accordo con la critica basta rispondere “hai ragione, mi dispiace”. Se invece non si è d’accordo, non c’è bisogno di offendere o insultare ma basta esprimere un concetto del tipo “questo è il tuo punto di vista ma io la penso in modo diverso”. Poi si può indicare brevemente il punto di vista ma senza polemiche né aggressività. Inoltre quando si criticano gli altri, si può farlo in modo costruttivo rimanendo nell’analisi del comportamento e senza insultare.

Inoltre è importante parlare delle proprie emozioni riferendosi ai fatti concreti. Se ad esempio, un amico fa il ritardo, la critica costruttiva potrebbe avere una frase come “sono rimasto male perché hai fatto tardi a questo incontro e vorrei che non capitasse più”. Assertività significa sapere anche che abbiamo il diritto di dire di no. Direi di no serve per mantenere la coerenza con i propri valori, e dobbiamo mettere in conto che qualcuno sicuramente resta male perché è impossibile far felici tutti.

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